Il Gruffalò
Autore: Julia Donaldson
Illustrazioni: Axel Scheffer
Genere: Bambini
Traduzione: L. Pelaschiar
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Un topolino cammina tra i boschi e lungo il suo cammino incontra una serie di aspiranti predatori. Il topolino sembra non perdere mai la calma e riesce sempre a spaventarli dicendo loro che sta andando incontro a una feroce creatura chiamata Gruffalò. (“I suoi occhi sono arancioni e la sua lingua nera.”) Ma dopo essere sfuggito a una volpe, un gufo e un serpente, il topo si trova di fronte proprio alla creatura dalla sua immaginazione.
La storia è composta da brevi versi in rima che con la loro struttura ripetitiva rendono “Il Gruffalò” un libro divertente da leggere a voce alta. Le pagine sono disegnate da Axel Scheffer, un autentico fuoriclasse dell’illustrazione per bambini. Pagine disegnate bene che mostrano ogni scena ed ogni espressione nel minimo dettaglio. I colori della foresta sono forti, mai cupi e le sue scene sono tutte ambientate durante il giorno. Quindi, nonostante sia un libro che vuol raccontare una storia “paurosa”, le illustrazioni non sembrano mai minacciose.
Punti forti:
Questo libro è ormai un classico per bambini e contiene tanti piccoli messaggi. Essere un predatore, grande e grosso, non ti garantisce sempre di averla vinta. Mentre un debole e gracile topolino, con l’uso della testa, potrebbe avere la meglio su qualsiasi potenziale predatore.
Genitori, non preoccupatevi del fatto che il topo sia costantemente in pericolo, i bambini non avranno la stessa preoccupazione. Invece, rimarranno colpiti dalla sua compostezza e intelligenza. Il topo riesce sempre a cavarsela anche in situazioni molto spiacevoli. In più, lo stesso Gruffalò, con la sua schiena appuntita e la lingua nera, sembra più buffo che minaccioso. Preparatevi, i vostri figli vorranno rileggere questa favola innumerevoli volte.
Il Gruffalò è ovviamente una creatura inventata, potete usare questa favola e divertirvi a creare la vostra creatura. Le vostre creature spaventose avrebbero gli occhi arancioni e le spine viola sulla schiena come il
Gruffalò?