Autore: Hervé Tullet
Genere: Bambini
Traduzione: Giulia Calandra
Editore: Franco Cosimo Panini Anno: 2010
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C’era una volta? No, c’era un piccolo pallino giallo al centro di una pagina. Il gioco comincia così, perché di gioco si tratta. Si gira pagina ed ecco ancora il pallino, ma con delle istruzioni ben precise da seguire. E così via, fino a rendere la “storia”, un vero e proprio gioco interattivo. Infatti, non siamo davanti ad una storia come potremmo immaginarla, ma vediamo un susseguirsi di pagine in cui il libro cambia, evolve, continuando a seguire la semplici istruzioni.
“Premi con il dito il pallino giallo e volta pagina”, i pallini diventano due, con la stessa richiesta nella pagina successiva diventano tre. Si arriva a colorarli di colori diversi, spegnere o accendere la luce, scuotere il libro per mescolarli e poi per rimetterli in ordine. Infine un bell’applauso e i pallini diventano giganti, finché nell’ultima pagina ecco tornare il nostro pallino giallo. Gioco finito? No, se vuoi puoi ripartire dall’ultima e tornare alla prima seguendo il percorso inverso. Il gioco funziona benissimo anche così.
Punti forti:
L’interattività è per grandi e piccoli, il che fa risultare questo libro, un lavoro ben fatto. Molto semplice, ben curato in ogni aspetto. Formato quadrato rende possibile maneggiarlo per bene, così che grandi e piccini possano girarlo e scuoterlo per far accadere la magia. Pagine pulite, pochi dettagli, con quei pallini che sembrano macchie di colore su sfondo candido.
Grazie a questo libro, nel 2010 Hervé Tullet vinse il Premio Andersen: “Miglior libro fatto ad arte”. Un libro in cui il lettore è protagonista. Il narratore, che sia mamma e papà si sente coinvolto ed invogliato a colorire lo scorrere le pagine, con suoni ed espressioni che aumentino l’attesa per la fase successiva. Non essendo vincolati ad un vasto testo (a parte per le piccole istruzioni da seguire) si riesce a personalizzare molto la narrazione e così facendo, coinvolgiamo al meglio i più piccoli che si divertiranno da matti a premere, sfregare i pallini e chiedersi com’è possibile questa magia?
Decisamente consigliato!
